Il lavoro di indagine e di ipotesi con il simulatore getta le basi per una discussione da avviare in classe per decidere quale sarà il progetto che il gruppo di lavoro vorrà elaborare per abbattere l’impronta di carbonio della scuola.

Il docente in questa fase è fondamentale nel ruolo di facilitatore, tenendo le e gli studenti ancorati alla realtà e alla fattibilità dei progetti.

Partendo da queste ricerche e ipotesi, la classe dovrà ideare un progetto attuabile (a livello di leggi, budget, vincoli, …), ed essere anche in grado di comunicarlo efficacemente (scelta del nome, grafica, …).

Idee e spunti operativi per il project work

Gli ambiti principali da cui partire sono le tre missioni del percorso:

Energy

End of Waste

eMobility

Vengono di seguito proposte delle idee per ciascuno dei tre ambiti affrontati nelle missioni Impronta Presente.

Energy: progetti per migliorare l’efficienza energetica della scuola, come l’analisi dei consumi degli impianti e l’adozione di accorgimenti per ridurre sprechi di luce e riscaldamento. Si può proporre l’installazione di sensori di movimento per l’illuminazione, una campagna interna di “buone pratiche” per la regolazione dei termosifoni, o ancora uno studio di fattibilità per pannelli fotovoltaici sul tetto. In questo caso, le e gli studenti possono simulare un piano economico, calcolando costi e possibili risparmi in bolletta, anche richiedendo preventivi su siti specializzati.

End of Waste: iniziative per migliorare la gestione dei rifiuti scolastici, come la riduzione dell’uso di plastica monouso, la creazione di isole ecologiche ben segnalate, la raccolta di carta riciclabile o l’introduzione di borracce personalizzate al posto delle bottigliette. Il gruppo di lavoro può anche stimare il quantitativo di CO₂e evitato grazie a una differenziazione più accurata e proporre campagne di sensibilizzazione da integrare nel piano scolastico.

Infine, sarebbe ottimale avere un contatto diretto con l’Ufficio Ambiente del proprio Comune di residenza, per validare le proposte e studiarne la fattibilità con il/la assessore/a competente.

eMobility: progetti che affrontano il tema degli spostamenti casa–scuola. Le e gli studenti possono raccogliere dati sui tragitti più comuni e proporre soluzioni come percorsi sicuri casa-scuola a piedi o in bici, un car pooling tra studenti della stessa zona, oppure l’uso più sistematico dei mezzi pubblici. Un project work di questo tipo può includere la simulazione di emissioni evitate e un confronto con i costi (per esempio l’abbonamento a un servizio di trasporto).

Anche in questo caso, è possibile avere un dialogo con l’Ufficio Trasporti del proprio Comune e studiare la fattibilità di una linea di trasporti pubblici dedicata.

In alternativa, il project work può includere una proposta trasversale alle tre tematiche, che includa più soluzioni a un unico problema.

Ogni idea è ben accetta, purché sia coerente con le finalità del progetto.

Infatti, il valore del project work non sta soltanto nella riduzione stimata delle emissioni, ma anche nella capacità delle e degli studenti di motivare le scelte e di presentare piani realistici.

È quindi importante che ogni proposta includa almeno tre elementi fondamentali:

  1. Descrizione dell’idea e dei cambiamenti richiesti.
  2. Analisi di fattibilità, con eventuali costi, tempi e strumenti necessari.
  3. Stima del beneficio ambientale, cioè la quantità di CO₂e potenzialmente evitata.

Infine, i project work possono essere presentati non solo come elaborati scritti, ma anche sotto forma di poster, presentazioni multimediali, video, render o prototipi. Questo permette di valorizzare le diverse competenze del gruppo e rendere i progetti più coinvolgenti per tutta la comunità scolastica.

Impronta futura

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